Fattoria Guedrara e Lamponi felici
A pochi chilometri da Sestola, località sciistica famosa per essere frequentata dall’ex sciatore Alberto Tomba, si trova un luogo immerso nella natura dell’Appenino modenese, la Fattoria Guedrara. Nata molti anni fa come la comunità Guedrara di Roncoscaglia, adesso vi è la possibilità di poterci soggiornare e ti consiglio di farlo.Il piccolo appartamento è fornito di tutto il necessario, inclusa la colazione che viene preparata da una delle coppie dei signori che vivono lì. A noi hanno portato latte fresco delle loro bovine, caffè e due tipi di dolci, fatti in casa ovviamente!
L’abitazione è circondata da alberi, fiori, giardini, ruscelli, gattini e due cagnette dolcissime e la notte è popolata da centinaia di lucciole!A due passi dall’abitazione si trova il campo di lamponi dove Sam e Laura, i figli di una coppia degli inquilini della Fattoria Guedrara, coltivano e vendono i loro frutti. Il progetto “Lamponi Felici” nasce nel 2019 e adesso è una vera e propria Società agricola. Qui puoi raccogliere direttamente tutti i lamponi che vuoi, sono deliziosi! E, se lo chiedi ai ragazzi, puoi anche fare un giro tra le loro arnie perché sì, sono anche apicoltori.
Qui gentilezza e condivisone ne fanno da padroni!
Locanda Zita, una garanzia!
Siamo stati a Sestola e la sera, per cena, ci siamo volontariamente imbattuti nella Locanda Zita. E..che dire, una bontà!
Abbiamo cenato nella veranda fuori e, quando è calato il sole, ha fatto comodo avere con sé un giacchino. Non ci hanno dato un menù da leggere ma lo ha descritto direttamente l’oste.
I loro cavalli di battaglia sono i funghi porcini e il tartufo ma visto che in estate il tartufo non si trova abbiamo scelto di provare piatti a base di funghi!
Come inizio un bel mix di crostini ai funghi porcini, in tre versioni diverse: una con funghi semplicemente spadellati, l’altra con l’aggiunta di pomodoro e infine una con funghi amalgamati con un po’ di panna. Insieme ai crostini ci hanno portato una polentina fritta servita con del ragù squisito.
Il cameriere, descrivendo i primi piatti, ha annunciato la presenza delle rosette al forno e la felicità mi ha pervaso, io amo questo piatto! Quindi una scelta era obbligatoria, l’altro piatto che abbiamo preso è stato tortelloni ai funghi porcini. Entrambi ottimi.
Come secondi piatti c’è un’ampia scelta di carne che, avendola vista passare tra gli altri tavoli, sembrava anch’essa molto valida. Ma noi abbiamo optato per dei funghi fritti, immancabili!
E dulcis in fundo un dessert strepitoso! Ovvero base di croccante di Fiumalbo guarnito al centro con mascarpone e scaglie di cioccolato fondente..che delizia! Lo abbiamo preso solo uno da dividere ma la prossima volta niente condivisione!
Passeggiando verso il lago della Ninfa
Partite dal centro di Sestola e prendete il sentiero n. 6 e da lì a poco vi perdere tra bellissimi panorami e sentieri in mezzo al bosco e tra maestosi faggi e betulle. Durante il percorso passerete vicino all’agriturismo La Cervarola e ai suoi simpatici animali, per poi arrivare finalmente al lago e godervi l’atmosfera di questo posto incantevole!
Tra i filari di lavanda La Bendessa
Bellissimi campi viola dove si sprigiona il buonissimo profumo dei fiori della lavanda! Sono i campi dell’Azienda agricola La Bendessa che si trovano a Roncoscaglia, frazione di Sestola. Oltre a goderti il panorama puoi acquistare i loro prodotti: saponi liquidi e solidi alla Lavanda e Melissa e dei diffusori per ambienti con oli essenziali di Lavanda. La produzione è ovviamente limitata!
Fino alla cima del Monte Cimone
Siamo partiti dal parcheggio del Cimoncino, meglio salire da pian Cavallaro per addolcire la salita fino alla vetta. Nelle giornate più limpide la vista arriva fino all’Argentario e si dice addirittura che si possa osservare la maggiore superficie italiana! Il Monte Cimone, conosciuto in passato come Alpe de Nona, è il rilievo più alto dell’Appennino settentrionale, raggiungendo un’altitudine di 2.165 metri, vicino al confine con la montagna Pistoiese. Fa parte dell’Appennino tosco-emiliano e, poiché non si trova lungo il crinale dello spartiacque appenninico, la sua cima e tutte le sue pendici ricadono nei comuni di Fiumalbo, Sestola, Fanano, Riolunato e Montecreto, tutti situati nella provincia di Modena. Unica nota dolente del Monte Cimone è la notevole antropizzazione della cima data la presenza di una stazione meteo e della base militare sottostante.
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