Sulle colline dove sorge l’appennino Reggiano troviamo un importante castello delle Terre Matildiche. Qui avvenne uno dei fatti più emblematici di tutto il Medioevo, il cosiddetto perdono di Canossa.
L’imperatore Enrico IV, nel 1077, per ottenere la revoca della scomunica, dovette attendere per 3 giorni e 3 notti al di fuori della rocca finché il Papa gli acconsentì udienza, vestito di solo un saio e durante una bufera di neve.


Pensate che questo evento ha dato origine all’espressione “andare a Canossa”, sinonimo di umiliazione e pentimento.
Oggi il castello è ridotto a un rudere, ma conserva un fascino straordinario grazie alla sua posizione panoramica e alle memorie storiche che lo circondano.
Sul sito è presente anche il Museo Naborre Campanini, che ospita reperti archeologici e documenti legati alla figura di Matilde di Canossa.

Se non ci sei mai stato devi assolutamente rimediare!

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